martedì 10 aprile 2012

Il pensiero debole 06.04.12 di Luciana Letizzetto

Il comandante Schettino scriverà un libro. Yes. Glielo pubblica una casa editrice americana. Non vedo l'ora di perdermelo. Non vedo l'ora di passare in libreria per non comprarlo. Ma per leggerlo bisognerà tenere il libro inclinato di 70 gradi? Ma sarà capace? Se sa scrivere come sa pilotare una nave, per leggerlo bisognerà farlo tradurre dai sommozzatori…

C'è anche un capitolo dedicato alla moldava Dominica. Che prima era amica, poi lo amava, poi dovevano saltarsi sulle piume, adesso se le dici Schettino ti dice: Schettino chi? Ha le idee chiare come lo zio di Avetrana. Schetty dice che vuole raccontare la vicenda dal suo punto di vista. Probabilmente dirà che lui veniva da destra, che lo scoglio non ha rispettato lo stop e che non ha neanche voluto fare il Cid. Ma la cosa che più mi sconvolge non è tanto che lui scriva un libro, e neanche che trovi una casa editrice disposta a pubblicarglielo. E’ che ci sia qualcuno che lo compri… Ma come fai? Vai a mangiarti una pizza, poi ti vedi un po' di tv, e prima di addormentarti ti leggi due pagine di Schettino? Ma chi mai può essere interessato ad comprare ’sto libro? Solo uno che vuole imparare a far incagliare un transatlantico…


Altra notizia. Spostiamoci a Como. Siccome la città è invasa dai piccioni l'assessore provinciale alla cultura ha organizzato un corso di tiro a segno per sparare ai piccioni. Per diventare degli impallinatori di piccioni professionisti. Che uno dice cosa c'entra la cultura con i piccioni? C'entra perché l'assessore è assessore alla cultura e alla caccia. A Como sono insieme. Ma che senso ha?Osei assessore alla cultura, o sei assessore alla caccia, altrimenti è come essere assessore alla pubblica amministrazione e esperto di furto con scasso. Assessore alla sanità e padrone della tabaccheria. Ma la cosa meravigliosa è un'altra. Sai come si chiama l'assessore? Signor Mario Colombo. Come se un politico parlasse di stitichezza e si chiamasse Clistere.Ma capisci?Ma ci vorrebbe almeno un po' di solidarietà della specie… E' come se ci fosse il signor Lepre che spara ai conigli, o il dottor Cernia che pesca le acciughe. E invece quest'uomo ha preso di mira i cugini pennuti e prima ha provato ad avvelenarli, ma non ha funzionato, e allora ha assoldato i serial killer. Naturalmente sono scoppiate le polemiche, gli animalisti sono insorti, e lui si è difeso dicendo: ma scusate, se ci sono topi o scarafaggi si fa la disinfestazione, e allora? Sì, però ai topi non gli spari, e agli scarafaggi neanche. Non è che nelle cantine arriva Rambo col mitragliatore e fa fuori i ratti o che elimini le blatte tirando le bombe amano nei lavandini! Oltre a tutto, metti che il cecchino sbaglia e mi impallina il cane, il gatto o magari il marito che va fuori a buttare la spazzatura? E adesso la situazione è degenerata perché han mandato a Colombo una lettera minatoria con scritto: «Farai la stessa fine dei piccioni». Io una via di uscita ce l'avrei: propongo a Colombo di mettersi vestito di stracci e con un cappello di paglia in mezzo a un incrocio… Può essere che i piccioni si spaventino. C'è solo il rischio che gli defechino addosso. Però sarebbe una novità: un piccione che caga in testa a un colombo.

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