lunedì 14 gennaio 2013

Guerrillero Heroico




Guerrillero Heroico è il nome di una celebre fotografia che ritrae Ernesto "Che" Guevara, scattata il 5 marzo 1960 a L'Avana dal fotografo cubano Alberto Díaz Gutiérrez, meglio noto come Alberto Korda.


Il 4 marzo 1960 due grosse deflagrazioni nel porto di L'Avana avevano provocato l'esplosione della nave mercantile francese La Coubre. Il carico della nave era composto da un arsenale di munizioni provenienti dal Belgio: l'arrivo di tale carico aveva ricevuto una forte opposizione da parte degli Stati Uniti, e per tale ragione Fidel Castro accusò la CIA della responsabilità dell'attentato[1].
I morti nell'esplosione furono ottantuno, e i feriti duecento. Il giorno successivo Fidel Castro decise di organizzare una cerimonia di commemorazione delle vittime, alla quale prese parte Che Guevara, all'epoca Ministro dell'Industria del governo cubano. Korda era presente in qualità di fotografo personale di Fidel Castro.
Korda usò una Leica M2 con lenti di 90 mm e con pellicola Kodak Plus-X, che ospitava già fotogrammi di Jean-Paul SartreSimone de Beauvoir e Fidel Castro, tutti presenti alla cerimonia. Korda riuscì a scattare due fotografie al comandante Guevara, la prima in orizzontale e la seconda in verticale. Disse il fotografo: «L'ho guardato attraverso la Leica e ho scattato due foto: una orizzontale, mentre stava chiudendo la zip del giubbotto; una verticale, più bella.»[2]
Nel primo scatto Che Guevara venne ritratto nel mezzo tra alcune foglie di palma ed il giornalista argentino Jorge Ricardo Masetti Blanco (di origini bolognesi, noto anche come Comandante Segundo: fu fondatore e primo direttore di Prensa Latina a Cuba, poi desaparecido in Argentina nel 1964). Successivamente, nel corso del processo di stampa della foto, lo stesso Korda decise di isolare la figura del "Che" tramite una operazione di cropping, e di pubblicare solamente il primo piano del rivoluzionario argentino.

La fotografia rimase praticamente semisconosciuta per i successivi sette anni. Nel giugno 1967 l'editore milanese Giangiacomo Feltrinelli si recò a L'Avana, di ritorno dalla Bolivia: fu proprio a Cuba che incontrò Alberto Korda, con il quale si fermò nel suo studio a parlare del "Che"[3]. Il fotografo gli regalò due copie della sua foto, senza volere alcun compenso.
Tornato in Italia, Feltrinelli scelse proprio il ritratto del "Che" realizzato da Korda come copertina del Diario in Bolivia di Ernesto Guevara. Decise anche di stampare numerosi poster con la stessa immagine, tappezzando Milano dopo la morte del comandante[3].
Lo scatto di Korda da allora è divenuto una delle fotografie più celebri e più riprodotte della storia. Diffusa dapprima in ambito politico e successivamente nel circuito artistico, nel corso degli anni l'immagine è stata reinterpretata e riprodotta nei più vari settori: designmodacinemapubblicità[4].
Nonostante questo, il suo autore non ha mai reclamato i diritti né ha ricevuto alcun compenso[2], a differenza dell'editore Feltrinelli. Egli stesso ha dichiarato: «Ma io lo perdono [Giangiacomo Feltrinelli], perché così facendo mi ha reso famoso»[5].
Nel 2000 Korda intraprese una battaglia legale contro l'azienda russa Smirnoff, rea di aver utilizzato la foto del Che per pubblicizzare la propria vodka. La vicenda si è conclusa con un accordo extra-giudiziale, che ha comportato l'esborso di 50.000 dollari da parte dell'azienda e che il fotografo ha utilizzato per l'acquisto di medicinali in favore dei bambini cubani[6].

tratto da: http://it.wikipedia.org

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