giovedì 29 marzo 2012

Aneddoti

Mentre Taribo West (Ajegunle, 26.03.74) militava nell'Inter si recò dal mister Marcello Lippi dicendo: «Dio ha detto che devo giocare». E l'allenatore rispose: «Strano... a me non ha detto niente». Inoltre Javier Zanetti ha dichiarato che una sera Taribo lo invitò a mangiare a casa sua a si sedettte a tavola solo dopo ore di preghiere. Ritiratosi da calciatore, si è autoproclamato pastore pentecostale, fondando nella periferia di Milano la chiesa Shelter in the Storm (tradotto Rifugio nella tempesta).

Barzelletta

- Papà, tutte le favole cominciano con "C'era una volta..."? 
- No, figlio mio, molte cominciano con "Quando sarò eletto..."! 

martedì 27 marzo 2012

Ikea: "Niente raccomandazioni!"


Una lettera spedita all’Ikea, per conoscere l’esito delle assunzionidi alcuni candidati. Il tono, però, era quello di una indebita pressione politica. E così il colosso svedese ha replicato a muso duro: “Qui da noi niente raccomandazioni”. Un caso, quello esploso  a San Giovanni Teatino, tra Pescara e Chieti, che sta facendo ovviamente molto discutere. E che molti hanno letto come un confronto sconfortante tra l’etica scandinava e quella italiana. Perché qui da noi la spintarella è una prassi un po’ troppo consolidata.  Tutto nasce dalla richiesta di informazioni di un politico abruzzese alla multinazionale: “Mi fate sapere com’è andato il concorso di questi candidati?”. Seguiva un breve elenco di nomi. Peccato, però, che per quei 220 posti di lavoro avessero presentato richiesta in oltre 30 mila. E così è arrivata la risposta dell’Ikea:  “Non possiamo rivelare l’esito del concorso” ha fatto sapere l’azienda, “se non ai diretti interessati”. Le raccomandazioni, spiegano, sarebbero in contrasto con la filosofia della multinazionale. E’ stato Giampiero Riccardo, segretario regionale dei Giovani dell'Italia dei Valori, a raccontare su Facebook la vicenda: «Ikea manda lettere a politici abruzzesi per intimare di smettere con le raccomandazioni».  E poi: «La spintarella soffoca il merito. Ben fatto Ikea!».  E il concorso? A questo punto i candidati ammessi (senza raccomandazione) parteciperanno a un colloquio collettivo. In caso di esito positivo, si passerà al colloquio personale. E poi, per 220 di loro, l’assunzione definitiva.
 

lunedì 26 marzo 2012

Le Mie Fotografie

Il Porto

Le mie Ricette : Riso al curry con gamberetti

Ingredienti:
320 g di riso carnaroli
1 scalogno
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
300 grammi di gamberetti sgusciati (anche surgelati)
1 cucchiaio di curry in polvere
500 ml di brodo vegetale bollente
1 cucchiaio abbondante di panna da cucina light
Preparazione:
Dopo aver fatto imbiondire la cipolla in due cucchiai di olio, aggiungiamo i gamberetti lasciamo insaporire per cinque minuti. Uniamo poi il riso che lasceremo tostare per un paio di minuti, aggiungendo poi il brodo bollente. Coprire e portare a cottura. Cinque minuti prima di spegnere le fiamme aggiungere curry e panna da cucina light. Buon Appetito.

giovedì 22 marzo 2012

Kony 2011


Malesseri di primavera, come sconfiggerli




Primavera, che fatica! Ebbene, se per alcuni la bella stagione è sinonimo di giornate all'aria aperta, clima mite e più ore di luce, per altri la primavera non è che maledetta in quanto porta con se stanchezza, spossatezza, irritabilità, mancanza di energie, difficoltà di concentrazione,inappetenza, mal di testa. Ma anchenervosismo, malumore, stress. Cosa avviene quindi nel nostro corpo all'inizio della bella stagione? Lo abbiamo chiesto a Gabriele Piuri, medico per Servizi Medici Associati ed esperto del team di Eurosalus, che ci ha spiegato, "L'organismo fatica ad abituarsi ai nuovi ritmi stagionali". "La principale causa", spiega il dottor Piuri, "è data dall'aumentare delle ore di luce che accelerano le attività di tutto l'organismo portando così aconsumare più energia. Ma non solo. Il passaggio dall'ora solare all'ora legale - che comporta sì lo spostamento delle lancette in avanti per cui si dorme un'ora di meno, ma si gode di un'ora di luce in più - per alcune persone è un vero e proprio disagio. Nonostante si tratti di soli 60 minuti, è un elemento di forte disturbo, molto simile a un jet leg, che per smaltire il quale ci vogliono anche 10 giorni". Per sconfiggere questi malesseri tipicamente primaverili la parola d'ordine "è regolarità. A partire dal ritmo sonno-veglia". Chiarisce il dr. Piuri, "Fondamentale per il nostro fisico, ma anche per la nostra mente, è andare a letto e svegliarsi sempre alla stessa ora. Inoltre, per garantirsi un giusto e adeguato riposo, è bene non esagerare a tavola, soprattutto durante la cena". L'importante, continua, "è iniziare la giornata con il piede giusto. Benissimo partire con una prima colazione davvero abbandonante, anche continentale con uova, ricotta, frutta e carboidrati. Questo permetterà di avere più energia durante il giorno, gestire al meglio le situazioni stressanti e, last but not least, arrivare a cena senza troppo appetito". Per migliorare il sonno, altra regola d'oro prima di coricarsi è quella di abbassare le luci. Viviamo infatti in case illuminate a giorno che non favoriscono il giusto relax. Inoltre, prosegue il dottor Piuri, "è buona abitudine quella è di concedersi un bagno rilassante prima di andare a letto o fare qualche esercizio di yoga o, ancora, ritagliarsi qualche momento di tranquillità lontano da giornali e televisione che riportano solo cattive notizie". Quanto all'attività fisica, meglio riservarla alle prime ore del mattino o durante la pausa pranzo. "E' sufficiente una passeggiata all'aria aperta, alla luce del sole (non in palestra) per attivare il metabolismo e stare meglio. Gli sportivi invece, finito l'allenamento è bene che si dedichino ad attività rilassanti come streatching, yoga, sauna o bagno turco per arginare l'adrenalina". Quanto all'alimentazione per il cambio di stagione è bene aumentare il consumo di frutta e verdura. Il consiglio per aumentare l'apporto vitaminico senza ricorrere a integratori? "Mangiare prima di ogni pasto un pezzo di frutta o verdura, cruda e non condita. Quanto ai sali minerali, fondamentale in questa stagione il magnesio (50-100 mg) che rinforza la muscolatura, dà energia e sconfigge il malumore grazie alla sua azione sul sistema nervoso".
Francesca Airaghi

martedì 20 marzo 2012

Guida al risparmio carburante

Macchina mia, quanto mi costi! In un momento storico dove la benzina è ormai arrivata a due Euro al litro, per molti l'auto è diventata un lusso e sempre più persone ricorrono a sistemi alternativi di mobilità, come il mezzo pubblico, la bicicletta o lo scooter. In molti casi, però, non è tanto la vettura in sé a farci consumare inutilmente carburante quanto alcune nostre dannose abitudini ed errati comportamenti. Vediamo quindi un semplice decalogo su come rendere la nostra "quattro ruote" meno assetata di benzina.
1 - Occhio alla manutenzione!
Una vettura sempre "a punto" è anche una vettura che consuma e inquina meno. Fate attenzione ai particolari e concentratevi periodicamente sul livello dell'olio motore.
2 - Mantenete una guida fluida
Più la guida sarà omogenea e meno frequenti saranno le vostre visite dal benzinaio: non procedete con accelerate e frenate brusche in successione, "stressereste" inutilmente anche il vostro motore!
3 - "Clima" sì, ma con moderazione!
L'uso del climatizzatore può incidere in maniera marcata sui consumi (fino a oltre il 10%) e va quindi usato con parsimonia, evitando di accenderlo al primo caldo o freddo.
4 - Finestrini su!
Non pensate però che tenere aperti i finestrini sia sempre la scelta giusta: specialmente ad andature sostenute il consumo sarebbe addirittura maggiore rispetto all'uso del climatizzatore, senza contare il disagio dovuto al rumore dell'aria.
5 - Start-Stop fai da te
Se si è in fila nel traffico e si prevede di stare fermi per più di un minuto o due, è conveniente (per le proprie finanze) spegnere direttamente il motore. I motori moderni non hanno bisogno di "riscaldarsi" e possono partire tranquillamente subito dopo l'accensione.
6 - In autostrada la costanza è la miglior virtù
Specialmente sulle grandi arterie stradali, mantenere una velocità costante (magari a 120 Km/h invece di 130, risparmiando un ulteriore 10%) è una delle migliori scelte per una guida low-cost, evitando così tante piccole mini-accelerazioni utili solo ad innalzare i consumi.
7 - Occhio al peso!
Evitate di riempire il portabagagli con pesi inutili: se le condizioni non lo richiedono e se siete in estate, le catene da neve sono solo chili in più e benzina sprecata!
8 - Attenzione agli accessori
Anche in questo caso il discorso è simile: portapacchi, portasci e porta-biciclette vari vanno montati e usati solo quando necessario, dato che altrimenti servirebbero solo a "rovinare" l'aerodinamica della vostra vettura, con conseguente minore efficienza dal punto di vista dei consumi.
9 - Usare opportunamente le marce
E' inutile per voi (e per il vostro portafogli) oltre che dannoso per il motore il "tirare" le marce inutilmente: l'andare in 4a a 4.000 giri piuttosto che in 5a a 2.000, oltre a far consumare fino al 20% in più, darebbe come risultato di usurare inutilmente il motore.
10 - Usate il Self-Service
Magari è ovvio, ma in questo modo riuscirete a risparmiare qualche Euro ad ogni pieno!


mercoledì 14 marzo 2012

Trent'anni fa l'ultimo gol di Pulici in granata


Paolo Pulici (Roncello27 aprile 1950) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo attaccante. Con 172 gol totali con la maglia del Torino è il primatista dei marcatori del club torinese davanti anche ad altre bandiere granata come Marco Ferrante (125), Valentino Mazzola (123), Ciccio Graziani (122) e Rolando Bianchi (61 ma ancora in attività). Iscritto all'anagrafe come Paolino, è soprannominato Puliciclone (appellativo inventato da Gianni Brera) o, più affettuosamente, Pupi. Da 16 anni insegna il gioco del calcio presso la Società Sportiva Tritium 1908, a Trezzo sull'Adda (MI), occupandosi della scuola calcio che porta il suo nome. Attaccante mancino veloce e forte fisicamente, era particolarmente dotato nel gioco aereo e acrobatico; era inoltre un abile rigorista. Scartato dall'Inter, il Torino lo acquistò nel 1967 dal Legnano e l'allenatore Edmondo Fabbri lo lanciò come titolare nella stagione 1968-1969 nella partita Torino-Cagliari (0-0). Nelle prime quattro stagioni in maglia granata (di cui tre da titolare) disputò 79 partite di campionato realizzando solamente 9 reti, a causa di carenze tecniche e di mancanza di freddezza sottoporta. Nel 1972 l'allenatoreGustavo Giagnoni lo escluse dall'undici titolare per un periodo di due mesi, dedicato al raffinamento della tecnica individuale con l'ausilio dei tecnici del settore giovanile, e nel campionato 1972-1973 realizzò 17 reti, laureandosi capocannoniere del campionato insieme a Gianni Rivera e Giuseppe Savoldi. Si ripetè nel 1975 e nel 1976, quando realizzò 21 reti nel campionato vinto dai granata, giocando in coppia con Francesco Graziani (i due vennero soprannominati i gemelli del gol): suo il gol decisivo, all'ultima giornata contro il Cesena.Con la maglia granata, con la quale disputò 14 campionati, ha giocato 437 partite, segnando 172 reti tra campionato e coppe. Oltre allo scudetto, conquistò un secondo posto in campionato nel 1977 e la Coppa Italia nel 1971. Nelle annate successive allo scudetto il numero di reti diminuì, fino a un minimo di 3 nella stagione 1979-1980, in concomitanza con l'esaurimento del ciclo legato a Luigi Radice. Nel 1982 ottenne la lista gratuita da Torino, e si trasferì all'Udinese; dopo una stagione in Friuli, passò alla Fiorentina, con la quale chiuse la sua carriera agonistica. Meno entusiasmante fu il suo rapporto con la Nazionale. Disputò in azzurro 19 partite con un bottino di 5 gol; spesso schierato in coppia con Graziani, non riuscì a ripetere le prestazioni offerte con la maglia granata, venendo spesso sostituito da Roberto Bettega. Fu convocato anche per due edizioni dei mondiali (1974 e 1978) ma in entrambe le occasioni non fu mai schierato in campo. Dopo il ritiro è entrato a far parte dello staff tecnico del Piacenza come allenatore in seconda. Dal 1986 al 1988 è stato al fianco di Titta Rota, mentre nella stagione 1988-1989 ha ricoperto il ruolo di vice di Enrico Catuzzi e successivamente di Attilio Perotti

Il principio della diversità








Le leggi più pazze d'Italia



Al terzo posto, l'Istituto Leoni individua una proposta di legge per regolamentare l'uso dei termini «cuoio», «pelli», «pellicce» da utilizzare nell'abbigliamento commercializzato. Naturalmente una legge c'è già, è del 1966. Ma il senatore Cosimo Izzo (Pdl) ha ritenuto di dover tornare sull'argomento per adeguare l'uso delle parole al mercato. A tutela del consumatore, ovviamente. Questione di lana caprina. Ma solo in parte. Perché nella proposta si legge anche: «Affinché un prodotto sia denominabile con i termini di «pelle», «pelliccia» o «cuoio» non potrà più essere sufficiente il rispetto del mero requisito cosiddetto «sostanziale» o «organico» di cui agli articoli 1 e 2 della citata legge n. 1112 del 1966, ma dovranno anche essere rispettati i requisiti giuridici, per i quali il prodotto in questione non sia stato fabbricato e messo in commercio con modalità lesive dell'ambiente, della salute dei consumatori e dei diritti dei lavoratori». Encomiabile. Magari la si potrebbe estendere a questioni un po' più generali, però.
La medaglia d'argento per la proposta più assurda va alla proposta di legge contenente «Disposizioni per la tutela e la promozione del gelato tradizionale italiano» (C.4683). La relazione in aula è iniziata così, con un ispirato Gaetano Nastri (Pdl): «Onorevoli Colleghi! — La diffusione del gelato in epoca moderna in Europa e nel «nuovo mondo» è strettamente intrecciata alle vicende della gastronomia italiana, all'inventiva di alcuni connazionali e alle tradizioni che ne sono derivate». E via di filippica per istituire il gelato tradizionale italiano.
Al primo posto dell'elenco troviamo un ex aequo per due proposte di leggi: la prima per modificare l'articolo 131 della Costituzione, per istituire il Principato di Salerno, su spinta dell'Onorevole Edmondo Cirielli (Pdl). La seconda per Istituire anche la Regione Romagna e la Regione Salento: una frammentazione di cui si sente davvero il bisogno, secondo Adriana Poli Bortone (CN-Io Sud) che, al Senato, fra i firmatari trova anche una senatrice del Pd.
Perché all'appello delle proposte per leggi assurde non manca davvero nessuno.