venerdì 4 maggio 2012

Amministrative 2012 : Tre domande a...


Nome: Federico Garrone
Partito: Noi per Asti
Candidato Sindaco: Mariangela Cotto

1. Perché ti sei candidato/a?
Prima di candidarmi ho riflettuto a lungo. La dott.Cotto mi aveva contattato un anno fa e all'inizio ero molto titubante. Ho deciso di accettare dopo aver analizzato approfonditamente la sua proposta; non fosse stata una lista civica, non l'avrei probabilmente fatto. Mi è piaciuta l'idea di proporre un gruppo di persone digiune di politica e spinte dalla voglia di cambiamentosoprattutto credo che una lista civica, non essendo legata a logiche di partito, possa lottare più liberamente per realizzare i propri progetti. Mi è stato obiettato che comunque la si voglia chiamare è pur sempre "politica"; verissimo, ma quella che vorrei fare io non è la politica di oggi. La politica è nata in Grecia nelle Polis e Aristotele la definiva come "l'amministrazione della polis" "per il bene di tutti"; lo stesso concetto che a Roma era espresso come "Res pubblica". Il politico, per quanto mi riguarda, deve essere una persona che si mette a disposizione della collettività per ascoltare le sue necessità e aiutarla. Quindi, visto che sono agli sgoccioli dei miei studi universitari in giurisprudenza, vorrei provare a mettere a disposizione le mie conoscenze per amministrare la "cosa pubblica".

2. Quali devono essere secondo te le 3 priorità del tuo candidato/a Sindaco?
Mettere in risalto soltanto 3 dei problemi che affliggono la nostra città non è cosa semplice. Penso che una piccola parte dei problemi, che la dott.Cotto vuole affrontare, sia benindividuata dal video che ha realizzato e pubblicato su Facebook, youtube e sul suo sito. Per rispondere alla domanda, direi:
Lavoro: è un problema nazionale e non solo astigiano; credo, però, che ad Asti abbiamo fatto molto per aggravarlo. Città più piccole di noi e che anni fa erano nettamente indietro rispetto ad Asti sono riuscite a raggiungerci e superarci in una classifica ipotetica denominabile "lavoro". Siamo diventati una città troppo burocratizzata; detto da un giurista farà sorridere, ma sono convito che chi può, ancora, investire debba farlo il più rapidamente possibile. Un comune, per attirare capitali, deve andare incontro agli investitori nel proprioterritorio e non rendere la vita difficile. Questo non vuol dire permettere scempi, ma il vigilare sulla regolarità non è, neppure, creare impedimenti inutili.
Servizi sociali: questo penso sia uno dei temi più delicati. Sono sempre più le persone che hanno bisogno di aiuto; a bussare per chiedere, oggi, non sono solo più i "veri poveri", ma anche tutte le persone che con la crisi non riescono a pagare affitti, bollette... Queste persone non possono essere lasciate sole. Nostra idea è quella di chiedere a queste persone ore di servizi socialmente utili; in questo modo il comune può recuperare i fondi per aiutarli non spendendo per altre attività e queste persone non si sentiranno in imbarazzo nel dover chiedere aiuto.
Come terzo punto potrei mettere di tutto, dall'ambiente allo sport, dal Palio al corretto investimento dei fondi. Preferisco però fare un cenno ad uno dei nostri scempi maggiori, ovvero i contenitori vuoti. Mi pare assurdo che ospedale vecchio, caserma ex Colli di Felizzano, vecchia asl, ex sede vigili urbani siano fermi e in rovina da anni. A parte l'orrore di vedere un edificio abbandonato nel centro città, credo che queste infrastrutture siano da recuperare. Abbiamo scuole che cadono a pezzi o sovraffollate, mancano palestre e luoghi di ritrovo: almeno qualcuno di questi contenitori potrebbe risolvere alcuni problemi. O almeno, si inizia a salvare il decoro della città.

3. Il punto del programma del tuo candidato/a che più ti rappresenta.
Visto che non ne ho parlato prima, direi lo sport. Sono un istruttore dell'Asti Calcio ( il termine allenatore per dei bambini non mi piace), e vivo settimanalmente il problema del sovraffollamento delle infrastrutture sportive. In un campo da calcio non possono esserci contemporaneamente 50 bambini, in una palestra non possono alternarsi 5 società di basket, non si può dover correre sul ciglio di una strada e aver paura, ad ogni curva, di essere investiti da un' automobile e potrei andare avanti. Per poter praticare uno sport servono spazi. Credo si debba uscire dalla demonizzazione del privato e collaborare con questo almeno in alcuni settori. Un esempio di funzionalità è il nuovo impianto costruito a San Fedele; in cambio dello sfruttamento del suolo pubblico per un certo numero di anni, un privato ha creato il campo da calcio migliore della città. Per capirne la necessità provate a prenotarlo per un ora, vi chiederanno se come giorno potrebbe andare bene un giovedì... ma del prossimo mese.


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