In questi giorni burrascosi ma intrisi finalmente di energia giovane
si stagliano come lame di luce i gesti di due anziani. Il primo lo
compirà stasera Joseph Ratzinger. L’hobbit del Signore degli Anelli. Con
le sue dimissioni rammenta - temo invano - ai mestatori di Curia
ubriachi di potere che il vero eroe non è chi conquista un tesoro, ma
chi trova il coraggio di gettarlo via. Il secondo gesto lo ha compiuto
ieri Napolitano, rifiutandosi di incontrare il capo tedesco della
sinistra, la sua stessa parte politica, che aveva definito «clown»
Grillo e Berlusconi, dando per estensione dei pagliacci ai milioni di
italiani che li hanno appena votati. Ignoro cosa pensi in cuor suo
Napolitano di Grillo e Berlusconi, anche se posso immaginarlo. Ma col
suo scatto ha voluto difendere qualcosa di più grande, la dignità di un
Paese. Un valore ignoto a tanti suoi compatrioti addestrati da millenni
di invasioni a tenere curva la schiena. Mio padre, che se fosse vivo gli
sarebbe coetaneo, avrebbe fatto la stessa cosa.
La rottamazione che in tanti invochiamo non chiede la carta di
identità. Anziani come Ratzinger, come Napolitano, come l’esercito di
nonni che tiene in piedi le famiglie squassate dalla crisi sono figure
insostituibili di un presepe sociale sano. Non è contro di loro che è
montata la rabbia popolare, ma contro chi ha sempre solo parlato,
promesso, auspicato e mai fatto. La vita è un film muto. Contano i
gesti, non i fiati. Gli sguardi stanchi ma fieri di un Papa e di un
Presidente a fine carriera non hanno bisogno di troppe spiegazioni. Si
impongono con la forza dirompente dell’esempio che dona loro
quell’autorevolezza senza la quale si vanifica qualsiasi autorità.
Tratto da: http://www.lastampa.it/2013/02/28/cultura/opinioni/buongiorno/i-grandi-vecchi-2Uk0GYtPhnbzk8Vtqd9iDO/pagina.html
Vorrei sapere cosa pensano tutti gli italiano che continuano a comprare
prodotti tedeschi, come la Volkswagen, delle dichiarazioni del leader
della sinistra tedesca...
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