domenica 24 febbraio 2013

Cagliari - Torino 4-3 * Il Pagellone


Gillet 6
  Darmian 6.5 Glik 6.5 Ogbonna 4 Masiello 6
Vives 6 Gazzi 7
Cerci 7.5  Bianchi 6.5 Barreto 5.5 Stevanovic 6

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Birsa S.V.
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Cerci Stevanovic Bianchi
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Cerci, Darmian

sabato 23 febbraio 2013

Impopolare


Cari elettori, mi chiamo Parlante Grillo, ma non sono parente né candidato, quindi posso concedermi il lusso di sussurrare alcune scomodità. Tutti coloro che ci chiedono il voto, chi più chi meno, usano lo stesso trucco: farci credere che noi siamo i buoni. I cattivi sono sempre gli altri e cambiano in base alla platea - si va dai comunisti ai commercialisti - ma si tratta di razze aliene. La più diffusa è quella dei politici, creature mostruose propagatesi prendendo a prestito i corpi di Fiorito e Lusi, le giacche di Formigoni e la grammatica di Scilipoti. Il messaggio è semplice: non è il sistema a essere marcio, ma chi lo guida. Basta mettere i buoni al posto dei cattivi e tutto cambierà.  

C’è un punto però che mi lascia perplesso. A quanto ammonta l’esercito dei cattivi? I politici sono alcune migliaia, ma seppur famelici e infaticabili, non possono essere riusciti da soli a combinare questo guaio. Evasori, mafiosi, corruttori, affondatori d’imprese, ciechi che ci vedono, figli di, incapaci, figli di incapaci, burocrati inamovibili. Un aiutino da costoro (oltre che da chi li ha sempre votati ben sapendo chi erano) i cattivi lo avranno ricevuto? E siamo sicuri che in mezzo ai buoni non si annidi qualche esponente delle categorie succitate, magari quel signore che sta gridando «Morte alla Casta» e per gridarlo meglio ha lasciato l’auto nel posto riservato ai disabili? Non suggerisco di astenersi o di scappare all’estero, ma di dare un voto adulto: senza deleghe in bianco e senza illusioni che non siano quella di cambiare un po’ l’aria nelle stanze chiuse del potere. Senza dimenticare che nel bene e nel male voteremo degli italiani: come loro, ma anche come noi. 

Tratto da: http://www.lastampa.it/2013/02/23/cultura/opinioni/buongiorno/impopolare-uiMZrUn0JNbDU0KvFHxbUI/pagina.html

domenica 17 febbraio 2013

Torino - Atalanta 2-1 * Il Pagellone

Gillet 5.5
  Darmian 6 Glik 6 Ogbonna 6 Masiello 6
Vives 6 Gazzi 6
Cerci 7  Bianchi 6.5 Barreto 6 Stevanovic 5.5

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Birsa 6.5
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Cerci

martedì 12 febbraio 2013

Che tu sia Benedetta


Cara immarcescibile mammina, ti scrivo per relazionarti sulle ultime notizie provenienti da Roma. Non alludo alla campagna elettorale di quel pittoresco Paese, dove un tuo quasi coetaneo che va dallo stesso parrucchiere di Elton John si candida per la sesta volta a governare i suoi telespettatori, nonostante abbia collezionato più gaffe del mio daddy e non si stanchi di inanellare doppi sensi da pub sulle signore, fra gli applausi di una platea di berluscloni strozzati dentro orrendi cravattoni. Mi riferisco, o presenza stabile - stabilissima - della mia vita, a quanto accade dall’altra parte del Tevere, nel regno di quel monarca colto con cui condivido la passione per la natura. Il Papa, the Pope. Anzi, ex: un prefisso di appena due lettere che sto invano cercando di insegnarti dal 26 luglio 1966, il giorno ahimè lontanissimo in cui raggiunsi la maggiore età e mi preparai a salire di grado.  

Benedetto XVI si è dimesso perché gli mancano le forze. Uno spunto di riflessione interessante, non trovi, dear mom? In Italia la politica e l’università pullulano di stremati che si dimetterebbero volentieri se solo il senso di responsabilità e lo spirito di servizio non li obbligassero contro qualsiasi interesse personale a rimanere. E quel signore diversamente educato di cui ti parlavo, perse le elezioni, potrebbe persino accontentarsi della sede vacante e farsi eleggere papa col nome di Pio Tutto. Ma, per venire a noi, non sarebbe wonderful se il capo della chiesa anglicana, che mi pare sia tu, rispondesse al Vaticano colpo su colpo, dimissione su dimissione? Pensaci, mamma Elizabeth. Il tuo Charles, principe di tutti i precari in stand by del mondo.  


Tratto da: http://www.lastampa.it/2013/02/12/cultura/opinioni/buongiorno/che-tu-sia-benedetta-NWzBiJTimIO8s8yMz3gA9M/pagina.html

lunedì 11 febbraio 2013

Udinese - Torino 1-0 * Il Pagellone

Gillet 6
  D'Ambrosio 6 Glik 6 Rodriguez 5.5 Masiello 6
Brighi 6 Gazzi 6
Cerci 6.5  Meggiorini 5.5 Barreto 6 Santana 6

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Jonathas 5.5
Vives 6
Diop S.V.

venerdì 8 febbraio 2013

Il grillino in sonno

L’inverno del nostro scontento ha prodotto una nuova creatura elettorale: il grillino in sonno. Individuo affabile e politicamente istruito, il grillino in sonno è solito intrattenersi con amici e colleghi sui pericoli che correrebbe la democrazia nel malaugurato caso in cui il movimento di Grillo superasse il venti per cento alle elezioni. Pur riconoscendo al comico una discreta resistenza fisica e vocale, ne sottolinea lo scarso rispetto per il dissenso, la superficialità di certe analisi e l’aleatorietà di parecchie soluzioni.  

«Uno così al governo non lo vorrei mai» è l’inevitabile conclusione del suo ragionamento. Ottenuto il plauso muto della platea, il grillino in sonno si guarda intorno soddisfatto. Poi arpiona l’ascella di un adepto perplesso (ce n’è sempre uno) e lo porta a sgranchirsi le idee in corridoio. «Come dicevo, al governo non lo vorrei mai...». E abbassa di colpo la voce. «Ma tanto lì si è capito che ci andrà Bersani, in combutta con Monti. Perciò serve qualcuno che faccia le bucce ai deputati, apra i cassetti delle commissioni parlamentari e metta in Rete le schifezze che per omertà nessuno ha mai denunciato. Ecco, per quel lavoro Grillo sarebbe l’ideale». «Quindi lo voterai»?, si informa il destinatario della confidenza. «Ma cosa dici? Ovviamente no!» replica il grillino in sonno, sdegnato e di nuovo stentoreo, neanche si trattasse di mentire a un sondaggista. Eppure nei suoi occhi sono spuntate cinque stelle di malizia. Poco visibili alla luce, molto meglio al buio di un’urna elettorale. 

 Tratto da : http://www.lastampa.it/2013/02/08/cultura/opinioni/buongiorno/il-grillino-in-sonno-9MD8lSebTzWvV8bXuIPgcJ/pagina.html

lunedì 4 febbraio 2013

Accadde Oggi...

1789 – George Washington viene eletto all'unanimità come primo Presidente degli Stati Uniti dal Collegio Elettorale Statunitense

1862 – Viene fondata la Bacardi

1966 - Fu soppresso l'Indice dei libri proibiti (in latino Index librorum prohibitorum), un elenco di pubblicazioni proibite dalla Chiesa cattolica, creato nel 1558 per opera della Congregazione della sacra romana e universale Inquisizione (oSant'Uffizio), sotto Paolo IV.

1991 – I Queen pubblicano Innuendo, l'ultimo album prima della morte di Freddie Mercury

2004 – Nasce Facebook

Tratto da: http://it.wikipedia.org

sabato 2 febbraio 2013

Torino - Sampdoria 0-0 * Il Pagellone


Gillet S.V.
  D'Ambrosio 6.5 Glik 6 Rodriguez 6 Masiello 6
Brighi 6 Gazzi 6
Cerci 6.5  Meggiorini 5.5 Barreto 6 Santana 6

Subentrati:

Bianchi C.V.
Birsa S.V.
Jonathas S.V.